Ho chiamato questo articolo ‘Praticare l’omeopatia’ in quanto per curarsi davvero è necessario una ‘pratica’ che va ben oltre la semplice assunzione dei medicinali omeopatici. Infatti, affidandosi esclusivamente al medicinale, nel momento stesso in cui se ne interrompe l’assunzione e non si sono ‘praticate’ le altre discipline essenziali ad una guarigione completa, ci ritroviamo laddove siamo partiti: malati.
Curarsi con l’omeopatia significa curare tutti gli aspetti di sè, dall’alimentazione, alla conduzione della vita stessa, come interagiamo e non reagiamo agli avvenimenti della quotidianità, come ci accoppiamo, e quindi alla salute profonda dello spirito. È necessario vivere pienamente la vita che ci è stata donata con consapevolezza, gioia e gratitudine. Assieme al sostegno della medicina omeopatica (di per sé stessa interamente naturale), la natura che è insita in noi e che ogni giorno presenta con chiarezza la meraviglia dell’essere pienamente vivi, è alla base di una guarigione totale.
Personalmente non conoscevo la vera omeopatia, quella ideata dal Dr. Samuel Hahnemann oltre 200 anni fa. Come per migliaia di persone come me, l’omeopatia era un rimedio per una condizione specifica, come l’arnica può essere per un trauma, ma in seguito ad un percorso di oltre due anni, e grazie alla guida di un omeopata unicista, ho appreso quanto sia incredibilmente vasto e complesso il lavoro di un medico omeopata. Sono immensamente grata di aver incontrato questa medicina con la visione che si propone di una vita vera, piena di ricchezza e possibilità.
L’Associazione di Medicina Omeopatica si propone lo scopo di diffondere questo messaggio nel mondo animale. Auguro a chi legge questo mio piccolo contributo di avere il coraggio di prendere in mano la propria esistenza e quella degli animali che la circondano per creare vite subliminali.
Grazie,
Narciso
